il blog
Forse non è un caso che quando ci guardiamo allo specchio la nostra mente alle volte parte per la tangente ed inizia lei stessa a ... riflettere ! Pubblichiamo qui le nostre riflessioni su argomenti di attualità. I lettori sono (perché no?) invitati ad inviarci le loro !
di Carlo Cremonesi
Il 27/gennaio è il Giorno della Memoria (legge n° 211 del 20/07/2000), giorno dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz (1945). Fa memoria non solo dello sterminio del popolo ebraico e delle leggi razziali italiane che legittimarono la persecuzione dei cittadini ebrei, la loro prigionia e deportazione, ma anche di quanti, a rischio della propria vita, protessero e salvarono alcune di quelle vite già condannate alla morte.
Il 10/febbraio è il Giorno del Ricordo (legge n° 92 del 30/03/2004), giorno in cui furono firmati i trattati di Pace di Parigi (1947) che assegnavano alla Jugoslavia le terre italiane dell'Istria, del Quarnaro e di gran parte della Venezia Giulia. Ricorda sia le vittime delle foibe, sia le tragedie dell'esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani dalle loro terre nel corso della seconda guerra mondiale e dell'immediato secondo dopoguerra (1943-1945), nell'ambito della complessa vicenda di definizione del confine orientale dell'Italia.
di Carmen Palazzolo
A Trieste
Fervono nel mondo, e anche a Trieste, gli eventi in memoria della shoah in applicazione della Legge 211/2000 ma, per il mondo ebraico, è anche un doveroso compito nei confronti di quanti l'hanno subita. È un dovere, a mio avviso, anche nei confronti di tutta l'umanità per far conoscere nella speranza che cose del genere non accadano mai più.
Anche l'Associazione delle Comunità Istriane di Trieste ha voluto quest'anno parlarne tramite la studiosa della questione ebraica Silva Bon, che ha proposto in particolare il tema della persecuzione ebraica a Trieste fra il 1938 e il 1945.
di Carlo Cremonesi
Correre è il verbo che più di ogni altro tratteggia il tempo attuale, ancor più e meglio se posto nella forma imperativa. A parte il suo uso compulsivo, incuriosisce il concetto di tempo che sottende: non è evidentemente quello reale cadenzato dalle lancette dell'orologio, ma piuttosto un tempo diverso, quasi un tempo altro che obbliga ad essere veloci e non con un'andatura costante ma in accelerazione e senza sosta. Questo tempo ha persino assunto la funzione di unità di misura, a tal punto che le distanze non sono più descritte con il valore metrico della lunghezza, ma in tempi di percorrenza, tanto più apprezzati quanto più celeri; così come, altro esempio, ogni attività umana non è temporizzata dalle sue difficoltà, ma dai tempi di realizzazione che devono essere sempre più brevi, cioè sempre più veloci.
di Pietro Zovatto
E' Natale ogni volta
che sovvieni a un extracomunitario.
È Natale ogni vollta
che fai la carità
a un bisognoso.
È Natale ogni volta
di Carmen Palazzolo
E' la rivelazione fatta da Mister X a Le Iene, domenica 25 novembre. Egli é convinto non solo del fatto che la Terra sia piatta ma anche che (quasi) tutto quello che ci racconta la scienza sia figlio del grande complotto degli illuminati e dei poteri forti.
di Carmen Palazzolo
I genitori chiedono libertà di scelta
Di questo argomento nel nostro blog abbiamo già parlato ma, dal momento che si continua a parlarne e scriverne, forse è il caso di riprendere e approfondire l'argomento, a partire da una spiegazione scientifica di ciò che i vaccini sono e come agiscono.
Su questi argomenti, dal momento che non sono un esperto in medicina, ricorro a quanto sta scritto nel portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica, (http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/VacciniCosaSono.asp), curato del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell'Istituto Superiore di Sanità.
di Biagio Mannino
Come valutare tutto quello che è stato detto e scritto su Sergio Marchionne?
Se consideriamo i commenti di pochi anni fa, Marchionne veniva visto come un manager estremamente deciso e sostanzialmente in antitesi con tutti: il portatore degli interessi degli industriali e di quelli oltre oceano.
A sentire le opinioni di questi giorni, invece, la figura di Marchionne appare trasformata, un grande italiano che ha saputo non solo salvare la FIAT ma anche renderla il settimo gruppo automobilistico mondiale ed azienda di chiara presenza internazionale.
di Anna Piccioni,
Silva Bon,
Carmen Palazzolo
Capita anche a voi come a Vitangelo Moscarda, il personaggio di “Uno nessuno centomila” quando la moglie gli fa notare che ha il naso che pende ... di accorgervi che l'altro vi vede in maniera diversa di come da tempo voi vi vedete? Moscarda arriverà alla follia per pretendere che gli altri lo vedano come si vede lui. A chi non è mai capitato di chiedersi “... ma chi sono io?”. Si prova a volte una specie di straniamento di fronte alla nostra immagine riflessa oppure nel vedere il nostro nome scritto. Noi siamo quello che gli altri ci dicono, noi ci riflettiamo negli altri e gli altri si riflettono in noi.
di Isabella Flego
Guardo alla mia vita passata come a una città lontana immersa nella nebbia, con la paura di perderla, come una volta avevo perso nel sonno il volto di mia madre, donna di vecchio stampo che mi scaldava il letto con un mattone e ricamava la miseria con fili di speranza, e mi ero svegliata angosciata e impaurita. Ma la guardo pure al pari di un luogo solitario che offre l’esilio e la solitudine alla coscienza. Questa vuole sapere della mia vera identità, l’entità dell’anima e le sue parole, per rassicurarmi di essere vissuta e di vivere.
riflessioni di Carlo Cremonesi
Parlare diglobalizzazionee informaticapuò essere una scelta inutile perché argomenti di non più generale interesse. La loro percezione, infatti, è così confidente da non suscitare dubbi e riserve alcune. Alla prima si associa o l'idea di unione fra luoghi o la libera circolazione delle merci o la facilitata mobilità delle persone fra molte parti di mondo o tutti questi fatti assieme. La seconda è, senz'altro, associata al personal computer, allo smartphone, alle macchine di servizio che si possiedono in casa o alle altre pubbliche di più specifiche funzioni, come per esempio bancomat e terminali per i pagamenti elettronici. Queste semplici convinzioni, però, danno per scontati i processi in corso e fanno velo alla loro complessa fenomenologia.
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