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Forse non è un caso che quando ci guardiamo allo specchio la nostra mente alle volte parte per la tangente ed inizia lei stessa a ... riflettere ! Pubblichiamo qui le nostre riflessioni su argomenti di attualità. I lettori sono (perché no?) invitati ad inviarci le loro !
di Carmen Palazzolo
La prima considerazione che mi viene alla mente è che civiltà e democrazia non si esportano né si importano ma devono essere il risultato di un processo di maturazione interno di un popolo; venti anni di presenza occidentale e tentativi in tal senso non sono infatti bastati a farlo in Afganistan. Uscite le truppe d’occupazione, ecco arrivare, velocissimi, i talebani e ripristinare la Sharia. E la paura si diffonde nel paese, specie fra le donne.
Ma cosa temono le donne afgane?
di Anna Piccioni
Mi permetto di scrivere questi miei pensieri in libertà, perché sono STUFA di vivere in un mondo che continua a vedere il dito e non la luna. I notiziari, i talk show sono diventati giornaletti da gossip; un tempo i mezzi di comunicazione servivano per informare e formare, oggi invece corrono dietro all'audience e più c'è lo scontro più la gente si “diverte”. Mai che si trovi un pensiero critico, nel senso di: osservare, ascoltare, riflettere, valutare, confrontare e giudicare
di Anna Piccioni
Forse probabilmente pochi sanno o sono interessati a sapere cos'è l'Autonomia differenziata, avranno sentito parlare in qualche telegiornale, ma nessun programma ha mai approfondito il tema.
Il Comitato difesa Costituzione è molto preoccupato invece, perché la questione sta andando avanti all'interno dei Palazzi e sarà un vero e proprio sconvolgimento dell'Unità nazionale e creerà una spaccatura pericolosa tra Nord e Sud del Paese. È importante informare i cittadini e le cittadine in modo soprattutto che non si dica “la cosa non mi riguarda”.
di Carmen Palazzolo
Non è successo in un paese arabo a religione mussulmana, ma a Pordenone, alla pallavolista Lara Lugli. La cosa sta suscitando grande scalpore perché Lara non intende subire in silenzio come hanno già fatto tante altre donne, perché sembra sia una prassi comune, e non solo nello sport, che le donne, al momento dell’assunzione, concordino col datore di lavoro o addirittura firmino una clausola di contratto in cui dichiarano di non avere intenzione di avere figli e di licenziarsi qualora accadesse loro di rimanere incinta.
Proponiamo alla riflessione dei nostri lettori la protesta della giovane europarlamentare europea della sinistra unitaria europea Manom Aubry alla presidente della Commissione europea Von Der Leyen sullo strapotere delle grandi Case farmaceutiche in merito ai vaccini anti Covid-19. La Aubry lamenta in particolare la mancanza di chiarezza nei contratti, i ritardi nella consegna dei vaccini e il mancato rispetto dei contratti della loro consegna e chiede come ha potuto la Commissione europea permettere tutto ciò.
Di seguito la registrazione dell’intervento della Aubry.
di Maria Chiara Passolunghi
Maria Chiara Passolunghi, professore ordinario di Psicologia dello Sviluppo e Psicologia dell'Educazione dell’Università di Trieste, a proposito degli errori, così scrive sul n. 3 di gennaio/febbraio 2021 della rivista Psicologia e scuola:
“La nostra gloria più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta
Confucio
di Carmen Palazzolo
Il 25 novembre di questo infausto 2020, rattristato dall’emergenza delle infezioni dal covid-19, si è veramente molto parlato alla televisione e scritto sui giornali della violenza sulle donne anche perché dai dati statistici risulta che il forzato isolamento o semi-isolamento indotto dalla succitata infezione ha aumento le violenze domestiche.
di Carmen Palazzolo
Proprio così! È da qualche giorno che ci penso. Con l’inizio dell’anno scolastico quest’anno gli studenti corrono il rischio di infezione da covid-19 anche andando e tornando da scuola in autobus, perché questi sono troppo affollati, non consentono il mantenimento della distanza di sicurezza e l’affollamento stabilito dell’80 %, monitorato a distanza a quanto affermano i dirigenti di TriesteTrasporti, non è immediato né esiste un controllo sul posto, che non può essere affidato agli autisti – dicono le autorità suddette – ai quali è affidato solo l’importante compito della guida.
di Carmen Palazzolo
Le considerazioni di un’insegnante in pensione, madre di insegnanti e nonna
Bambini e giovani devono essere istruiti e quindi le scuole devono essere riaperte anche se le infezioni da covid-19, a quanto dicono giornali e televisione, non sono diminuite stanno anzi aumentando.
Sono stati presi dei provvedimenti, i più importanti dei quali mi sembrano la diminuzione del numero di allievi per classe e l’assunzione di nuovi insegnanti per far fronte al conseguente aumento del numero delle classi – verranno assunti ben 25.000 supplenti - e l’acquisto di nuovi tavolini monoposto con rotelle per meglio adibirli agli usi che si rendono necessari. Dovrà poi essere cura dei genitori misurare ogni mattina la temperatura dei figli prima di mandarli a scuola. Non c’è nulla da eccepire su classi e insegnanti ma era proprio necessaria la spesa di nuovi tavolini monoposto – addirittura 2,5 milioni - , dal momento che questi esistono già anche se sono senza rotelle? Perché le rotelle possono anche rispondere a qualche bisogno utilitaristico, specie degli adulti, ma rispondono pure al bisogno di movimento dei ragazzi e alla loro birichineria per cui, da vecchia insegnante, io li vedo “camminare” per l’aula, altro che distanziamento controllato!
di Anna Piccioni
Il giorno 5 agosto ho organizzato all'ex lavatoio di San Giacomo un incontro dal titolo “Quanto è percepita la fragilità della Pace?” con Anna Maria Mozzi del Comitato Pace e convivenza e Danilo Dolci. Non è stata una conferenza sulla pace, ma un momento di confronto con il pubblico presente. Sono state utili le informazioni fornite da Anna Maria Mozzi, che ho aggiunto alla fine di questa mia riflessione scritta.
Certo in queste giornate afose è stato un po' insolito affrontare il tema della Pace. Da 75 anni l'Europa è in Pace??? Non dimentichiamo la guerra dei Balcani così vicina a noi nello spazio e nel tempo! Il 6 e il 9 agosto di 75 anni fa il lancio delle prime bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, che fecero una strage di civili: donne, uomini bambini. Le conseguenze si sono propagate per anni. Per gli Americani è stata la “soluzione finale” per concludere “degnamente” il conflitto mondiale. E pur conoscendo le conseguenze del nucleare molte potenze si diedero a procurarsi le testate nucleari, sempre più potenti.
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