il blog
Οδός (Odòs) è la parola greca che significa strada, via, cammino ed indica la nostra voglia di andare ed esplorare. Da essa derivano molti termini nella nostra lingua, come ad esempio anodo e catodo, sinodo, periodo, parodia, metodo e, non a caso, esodo.
Le nostre radici sono in Istria, a Fiume, in Dalmazia e non, ma tutti noi, perfettamente integrati nell'ambiente in cui risiediamo, in Italia o altrove, viviamo nel presente e desideriamo approfondire la conoscenza della storia e delle tradizioni delle nostre terre d'origine e diffonderle senza trascurare l'attenzione agli eventi contemporanei del mondo intero e con lo sguardo rivolto all'avvenire, in particolare dell'Europa.
di Carmen Palazzolo
Quello che mi ha colpito nelle informazioni sulla scomparsa di Leonardo Del Vecchio, non è stata la sua morte, perché di lui non sapevo nulla, ma la grande partecipazione dei suoi dipendenti, provenienti da tutto il mondo, ai suoi funerali e allora sono andata a cercare notizie su di lui ed ho trovato che il commissario europeo Paolo Gentiloni in un tweet così dice di lui:
«Leonardo Del Vecchio è stato un grande italiano. La sua storia, dall’orfanotrofio alla guida di un impero economico, sembra una storia di altri tempi. Ma è un esempio per oggi e domani».
Con grande piacere informiamo che la nostra collaboratrice Luciana Melon ha ottenuto il premio "Gen. Loris Tanzella" 2022 per il suo libro "Maria e le Altre", com il diploma che segue attesta.
di Patrizia Lucchi
Gli antefatti
Ho iniziato a interessarmi della storia di Cherso proprio grazie all’amica Carmen Palazzolo Debianchi che nel 2017 ha proposto il mio nome come relatrice al Convegno Utopia e Utopie per la parte biografica del filosofo chersino Francesco Patrizi. Fino ad allora mi ero occupata esclusivamente di Neresine e di Ossero.
recensione di Anna Piccioni
Posso immagine il piacere e la gioia che dà un libro come questo, che ha visto la luce grazie all’Università Popolare e all’Unione Italiana di Fiume, ai tanti esuli Giuliano-Dalmati sparsi per il mondo. Le parole di Ottavio Missoni nella Prefazione lo dimostrano. Ritrovare…ritrovarsi nelle calli, nelle osterie, nelle “ciacole” della gente zaratina non è un lasciarsi prendere da ricordi e nostalgia, ma è un rinsaldare la propria origine, le proprie radici, che nessuno riuscirà mai a togliere, neanche mille miglia di lontananza.
di Anna Piccioni
Posso sperare in tempi migliori?
Il mio futuro è breve
Ho imparato a vivere
senza sprecare tempo
Riportiamo l'articolo de "Il Piccolo" di sabato 7 maggio 2022 sulla posizione del Presidente della repubblica croata Milanović in occasione del 77.mo anniversario della liberazione della città istriana.
di Anna Piccioni
Un giorno così...
una passeggiata nel bosco
un incontro casuale,
quattro parole scambiate
Lasciarsi andare al racconto di sé
lasciarsi andare all'ascolto dell'altro
Quanti racconti da raccontare
quanti racconti da scrivere
Quante storie!
La vita!
di Carmen Palazzolo
Ultimamente, a causa degli eventi bellici in Ucraina, si sente molto parlare della NATO, perciò è forse il caso di spolverare le nostre conoscenze in materia o apprendere di che cosa si tratta.
Essa è una struttura complessa e in continua evoluzione per cui non è facile spiegare in che cosa consiste e quali sono i suoi compiti. Cercherò di descrivere quanto ho compreso.
di Anna Piccioni
Saggi, racconti, testimonianze, poesie di autori e autrici di lingua slovena sono raccolte in questo volume a cura di Marija Pirjevec, docente di Lingua e Letteratura slovena presso la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori dell'Università di Trieste. L'ambizione della curatrice è quello di dare “un ritratto spirituale, politico,sociale e storico... di molti che a Trieste hanno vissuto e hanno lasciato una traccia nella sua storia passata e presente”. L'intenzione di far conoscere all'altra parte triestina la quantità e la qualità di intellettuali e menti pensanti che arricchiscono questo nostro territorio pur parlando un'altra lingua.
Carmen Palazzolo
I Patti Lateranensi sono degli accordi sottoscritti tra il Regno d'Italia e la Santa Sede l'11 febbraio 1929. Ne scrivo oggi perché la commemorazione, anziché alla data in cui vennero ratificati, è stata fatta ieri, 15 marzo 2022.
Codesti Patti, che contengono un trattato, una convenzione e un concordato, regolano ancora oggi i rapporti fra Italia e Santa Sede. Ad essi si deve l'istituzione della Città del Vaticano come Stato indipendente e la piena riapertura formale dei rapporti fra Italia e Santa Sede, interrotti nel 1870 ma gradualmente riallacciati nei decenni successivi fino alla loro definitiva sistemazione con la stipula di tali accordi. Essi sono richiamati dall'articolo 7 della costituzione della Repubblica Italiana.
Carmen Palazzolo
La Russia sta invadendo l’Ucraina e a me viene alla mente l’invasione tedesca della Polonia nel 1939 e a seguire la lunga e terribile Seconda Guerra Mondiale. I bombardamenti tedeschi della Gran Bretagna, quelli anglo-americani della Germania, i 50 e forse più bombardamenti degli stessi di Zara, che distrussero quasi completamente la città, fecero un grande numero di vittime e anticiparono l’esodo dalle terre giuliane e dalla Dalmazia.
di Carmen Palazzolo
Finita la Seconda Guerra Mondiale, il mondo occidentale ha goduto e sta godendo un periodo di pace e benessere ma non è così ovunque e gli sfollati che continuano ad arrivare dovrebbero avercelo fatto comprendere da tempo perché non si scappa, e magari a rischio della vita su barconi fatiscenti o su gommoni, da situazioni di benessere. Così sono andata a vedere su internet cosa succede adesso nel mondo ed ho trovato che attualmente ci sono scontri di vario tipo in 11 Paesi e tutti in Africa.
di Carmen Palazzolo
Ricorre oggi la festa internazionale della donna, ma la data di questa celebrazione non è stata sempre questa. La ricorrenza fu infatti festeggiata la prima volta negli Stati Uniti nel febbraio 1909 su iniziativa del Partito socialista americano, che aveva invitato tutte le donne a partecipare a una manifestazione in favore del diritto di voto femminile.
recensione di Anna Piccioni
25 gennaio 2022, finita la lettura di Trieste di Daša Drndić – Romanzo documentario che non solo mi ha coinvolta, ma mi ha sconvolta. Ho pensato al monologo di Marlon Brando in Apocalipse Now sull'ORRORE e ho scritto queste parole:
Anna Piccioni
La coincidenza a volte ti dà l'opportunità di scrivere una storia con la voce della protagonista. È quello che è successo a Flavia Segnan. Per pura combinazione si è trovata ad avere come collega nel lontano 1978, appena assunta all'Ufficio Distrettuale delle Imposte Dirette di Trieste, nell' ”austero edificio asburgico di Largo Panfili”, Rosella Iugovaz, nipote di Albina la protagonista della storia. Visto che spesso Rossella parlava di questa nonna formidabile, in gamba vera “Triestina patoca”, in Flavia nacque la curiosità di conoscerla e di conoscere anche la Storia di Trieste.
un tiepido sole
le mie vecchie ossa
riscalda
Qual è il limite della sopportazione
di quello che si subisce
di quello che si conosce
di quello che si scopre
Proponiamo un interessante racconto della nostra collaboratrice Luciana Melon, che ha vinto il 1° premio della sezione prosa "Istria nobilissimo 2022", Categoria Cittadini residenti negli altri Paesi, di origine istriana, istro-quarnerina e dalmata.
“Il confine più lungo…” È una mostra virtuale realizzata in occasione del Giorno del Ricordo 2022 curata dagli storici Raoul Pupo, Fabio Todero e Stefan Čok, realizzata dall’istituto Nazionale Ferruccio Parri assieme all’Istituto Regionale per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea del Friuli Venezia Giulia e da alcuni altri prestigiosi istituti storici.
Una poesia di speranza dedicata da "Il Vento di Nordest"
Carmen Palazzolo
Quest’anno, in memoria della persecuzione degli ebrei degli anni ’40, vorrei scrivere qualche cenno dell’opera del vescovo di Trieste di quel periodo, mons. Antonio Santin, in loro difesa.
Mons. Antonio Santin divenne vescovo di Trieste e Capodistria il 3 settembre 1938 e il 18 settembre dello stesso anno Mussolini e i rappresentanti del governo giunsero a Trieste e, in una piazza dell’Unità d’Italia gremita di gente all’inverosimile, Mussolini proclamò le leggi marziali contro gli ebrei, che erano già in vigore in Germania.
di Giorgio Ledovini
Nell'allegato "La Lettura" al Corriere della Sera del 12/12/2021 c'era un articolo, firmato da Roberto Volpi, sulle stime pubblicate dall'Istat riguardo alla previsione di popolazione nel nostro Paese nel 2070. E' un argomento molto interessante sia per i numeri che vengono presentati che per il loro significato e le indicazioni che essi possono dare, non solo agli studiosi di demografia, ma anche ai mondi politico ed economico. Premetto che essi dovrebbero soprattutto dare qualche preoccupazione all'area principalmente preposta alla gestione del nostro futuro, cioè la politica, per i risvolti di carattere sociale che potrebbero derivarne.
di Carmen Palazzolo
di Anna Piccioni
Noi, adulti, sicuri del mondo rimaniamo impotenti, stupiti davanti alla tragicità della narrazione. Essere adulto significa prevedere le conseguenze delle nostre azioni. Ormai troppo presi dal nostro spietato egoismo non ci rendiamo conto che stiamo perdendo il contatto con la realtà.
Anna Piccioni
Ho scoperto Zafon attratta dal titolo del suo romanzo ”L'ombra del vento”: ombra e vento sono parole ricche di suggestione. Come al solito il libro mi ha coinvolta da subito. Sapendo che questo romanzo fa parte di una trilogia non ho potuto esimermi dalla lettura degli altri “Il prigioniero del cielo” e “Il gioco dell'angelo”. Ė indifferente da quale si inizia ogni romanzo è una storia a sé. Tutti sono ambientati a Barcellona, in tempi differenti: primo novecento e il periodo del franchismo. In tutti e tre i romanzi ci sono elementi che si ripetono: il cimitero dei libri dimenticati, un labirinto, e la famiglia Sempere da tre generazioni proprietaria di una libreria di libri usati. Padre e figlio Sampere hanno un vero e proprio culto per il libro: i libri custodiscono l'anima di chi li ha scritti e di chi li ha letti e di chi li ha sognati. La libreria è luogo o meglio rifugio per anime che si perdono.
Carmen Palazzolo presenta il suo nuovo libro sul suo paese natale, Puntacroce, sull'isola di Cherso.
Di Patrizia Lucchi Vedaldi
Lussinpiccolo, pubblicato a Bologna nel 1943, nel 2019 è stato riscoperto da Julijano Sokolić e stampato dall’associazione Cattedra del Sabor ciakavo Cherso-Lussino/Katedra Čakavskog sabora Cres –Lošinj, con il titolo Lussinpiccolo/Mali Losinj e testo a fronte. La traduzione in croato è di Roman Karlović. Il volumetto si inserisce nella letteratura di viaggi: racconta Lussinpiccolo e i suoi abitanti, soffermandosi in particolare sulla gente di mare.
Intorno si erigono muri
invalicabili
si schierano eserciti.
Stiamo a guardare
immobili, sospesi...
recensione di Anna Piccioni
Gino Strada dedica questo volume che raccoglie le cronache dei suoi viaggi nei Paesi più martoriati alla moglie Teresa; la dedica è alla fine del libro “perché tutto quello che precede, esattamente tutto, è stato reso possibile dalla generosità, dall'intelligenza, dalla pazienza e soprattutto dall'amore di Teresa.” [pag. 155]
Sono chiamati “pappagalli verdi” dai vecchi afgani i piccoli ordigni esplosivi lanciati dagli elicotteri sui loro villaggi, e i bambini li raccolgono pensando siano dei giocattoli. Quando la guerra “finisce”, si fa per dire, migliaia di oggetti inesplosi rimangono sul terreno e continua la carneficina.
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