οδός

il blog

dei liberi pensatori

UNA LOTTA SENZA FINE

Le differenze fra le donne e gli uomini esistono ma in quest'articolo desideriamo trattare quelle che si verificano quando le donne, pur svolgendo mansioni lavorative uguali a quelle dei colleghi di sesso maschile e col medesimo orario, ricevono uno stipendio inferiore ad essi, cioè la discriminazione salariale uomo-donna.

 

Nella maggior parte dei Paesi, la legge proibisce la discriminazione sulla base di sesso, preferenze sessuali, nazionalità, età, stato civile, discendenza, Paese di origine, etnia, religione.

Questa differenza salariale tuttavia esiste e si attesta, secondo diversi studi a livello internazionale, fra il 10 e il 40 per cento. Essa è dovuta a diversi motivi, dei quali uno dei più importante è indubbiamente dovuto al fatto che le donne, oltre all'impegno lavorativo esterno, hanno quasi sempre quello familiare per cui non sono disponibili al lavoro straordinario, al tempo pieno prediligono il part time e la loro stessa preparazione culturale è a volte orientata verso attività che consentano anche la cura familiare; a volte possono anche essere vittime di molestie da parte degli uomini, con conseguenze sulla carriera che possono portarle pure a lasciare il lavoro a causa dello stress che ne deriva. Più governi hanno pertanto deciso di porre rimedio alla situazione, specie dopo che l'Unione Europea da anni ha posto l'accento sul tema tanto da creare un progetto ad hoc per sensibilizzare i Paesi membri.

Dal 2004 al 2014 le donne sono aumentate sia tra i dirigenti che tra i quadri e sono oggi il 38% degli occupati in posizioni manageriali, anche se continuano ad essere inquadrate in maggioranza come impiegate (58%). Il 'Gender Salary Gap' più elevato si trova nel settore dei servizi, in particolare nella finanza mentre, eccezionalmente, nel settore di architettura-arredamento le donne guadagnano in media più degli uomini ma la presenza femminile nel ramo è molto ristretta non superando il 30%.

Non c'è un solo Paese in cui le donne di tutte le fasce d'età riescano a superare numericamente gli uomini nel livello dello stipendio. Può tuttavia accadere che in alcune professioni e in alcuni Paesi le donne guadagnino di più rispetto ai loro colleghi maschi. Di norma, si tratta di lavoratrici con un livello di istruzione simile o più alto di quello dei colleghi maschi, che lavorano a tempo pieno e che sono state capaci di negoziare la propria retribuzione. Queste donne, così consapevoli e moderne, che sono per la maggior parte giovani, sono ancora un'eccezione.

In Italia, anche se la situazione è in costante miglioramento, le donne incassano una retribuzione annua lorda (ral) di 26.725 euro, contro i 29.985 euro degli uomini collocandosi così al 49esimo posto su 145 Paesi analizzati dal World Economic Forum nell'indice di disparità di genere.

[Carmen Palazzolo]

chi cerca trova

cerca un articolo o una citazione usando una o più parole chiave.

newsletter

Comunicaci qui il Tuo indirizzo e-mail: Ti avviseremo dell'uscita di ogni novità su questo blog. Potrai comunque cancellare il Tuo nominativo in qualunque momento.

procedi

  • 1

Ti informiamo che questo sito utilizza dei cookies necessari al suo corretto funzionamento.  Con riferimento al provvedimento "Individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei cookie – 8 maggio 2014" (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014), si descrivono in maniera specifica e analitica le caratteristiche e le finalità dei cookie installati su questo sito indicando anche le modalità per selezionare/deselezionare i singoli cookie.