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dei liberi pensatori

di Carmen Palazzolo

Un articolo a pag. 11 del quotidiano il Piccolo, del 3 settembre 2021, su Andrea Segrè e la sua campagna per una norma che renda obbligatoria la donazione del cibo rimasto invenduto, mi ricorda la presentazione, anni fa, del suo libro Il metodo spreco zero, da parte di sua madre, alla Comunità di Lussinpiccolo. La sua mamma è infatti la Lussignana Marina Tarabocchia Luzzatto Fegiz, che lo dà alla luce a Trieste il 5 febbraio 1961. Dopo il liceo scientifico G. Oberdan della città natia, Andrea si laurea in Agraria all’Università di Bologna.

 

Andrea Segrè foto 480 x 480Nel 2000 diventa professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata all’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna. Dal 2015 al 2018 insegna Economia circolare all’Università di Trento. Numerosi sono i suoi titoli, meriti e riconoscimenti fra i quali ricordiamo che è il fondatore di Last Minute, Market-impresa sociale (a margine spieghiamo che cos’è e cosa fa), l’ideatore della campagna Spreco Zero e il direttore scientifico dell’Osservatorio Waste Watcher per l’economia circolare e lo sviluppo sostenibile; che ha ricevuto il San Giusto d’Oro 2020 e il Premio internazionale Pellegrino Artusi 2012; che è Autore di numerosi articoli su riviste internazionali e nazionali. Gli ultimi saggi pubblicati sono: Le parole del nostro tempo, dialogo con il cardinale Matteo Zuppi (EDB 2020); A che ora è la fine del mondo. Scivolando verso il futuro (con I. Pertot Edizioni Ambiente 2020); Il metodo spreco zero (Rizzoli 2019); Il gusto per le cose giuste. Lettera alla generazione Z (Mondadori 2017); L’oro nel piatto. Valore e valori del cibo (con S. Arminio, Einaudi 2015, Corriere della Sera 2020).

Ma da cosa nasce questo suo interesse per il risparmio e l’eliminazione degli sprechi?
Ce lo racconta lui stesso in un’intervista in cui dichiara che a colpirlo furono le immagini delle eccedenze agricole europee – pomodori, agrumi, latte,.. – che venivano distrutte e interrate con gli stessi trattori che erano serviti per produrre e la visione casuale del retro di un supermercato con dei prodotti ancora buoni da mangiare ma con qualche piccolo difetto o una scadenza ravvicinata, pronti per essere smaltiti come rifiuto. Quella visione – egli continua – fu come una scossa per lui. Poi, negli anni Novanta, da giovane ricercatore ebbe modo di toccare con mano nei Paesi dell’Este, dopo la caduta del Muro di Berlino, lo sperpero di risorse che avrebbero dovuto promuovere lo sviluppo di quei Paesi. Sua nonna Ivetta Tarabocchia Luzzatto Fegiz lesse quell’intervista e, vista la sua sensibilità verso il risparmio, gli consegnò una copia del “decalogo lussignano”. Ve la presentiamo.

1. No sta viziar i fioi
2. Che non i sapia tanto de i afari e dei soldi de casa
3. Nel vestir e nel magnar l’utile ma non il superfluo; che ghe sia un vestito de festa; quando el capoto o la giaca o la cravata xe frugadi , feli rovesciar; ritornerà quai novi
4. I fioi devi finir quel che se meti nei piati
5. In casa non se ga mai niente de butar via
6. Che la vita sia austera e parsimoniosa, no butar mai via i soldi
7. Ste’ atenti ale luci de casa: sudar sempre in premura
8. Usè le vece buste de letera rovesciade per far la malacopia
9. Ste’ atenti ale invidie dei parenti
10. No stè mai sta con le man in man: in giro se sempre qualcosa de far

Buon sangue non mente!

Last Minute Market nasce per affiancare le aziende della Grande Distribuzione Organizzata nel recupero delle eccedenze alimentari. Oggi gli ambiti di azione si sono estesi anche a tipologie di beni non alimentari (es. farmaci) e, grazie al pacchetto di servizi sempre più innovativo (es: educazione, formazione, comunicazione), si occupa a 360° pure di prevenzione delle perdite e degli sprechi.

Last Minute Market promuove un’azione di sviluppo locale sostenibile con ricadute positive a livello ambientale, economico e sociale. Infatti permette non solo di sopperire alle necessità materiali di determinate fasce di cittadini, ma assume anche un’interessante valenza educativa nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica alle problematiche dello spreco incentivando il consumo consapevole.

Tutti i suoi servizi sono pensati per integrarsi perfettamente con le attività di Responsabilità Sociale dei suoi clienti e partner. Prevenire e ridurre i rifiuti, le perdite e gli sprechi consente di realizzare azioni ad alto valore sociale e per tutti gli stakeholder coinvolti.

I suoi SERVIZI sono

Il recupero delle eccedenze
 
Affianchiamo aziende e istituzioni per recuperare i beni invenduti e riutilizzarli per fini sociali. In questo modo si riducono i costi e gli impatti di smaltimento e si sostengono le fasce più deboli. LMM non gestisce direttamente i prodotti, ma mette in contatto le aziende con gli enti beneficiari. Si occupa inoltre di monitoraggio e valutazione degli impatti.

L’analisi dei dati e delle ricerche

Realizziamo studi e ricerche per analizzare le cause delle perdite e degli sprechi lungo le diverse filiere produttive. Conoscere quanto si spreca e relative cause può aiutare aziende, istituzioni e cittadini a ridurre perdite e sprechi. Si possono studiare le perdite nella filiera produttiva di un determinato prodotto, oppure analizzare gli scarti nelle mense scolastiche.

La comunicazione

Oltre il 50% di tutto lo spreco alimentare è concentrato nelle nostre case. Per questo motivo cerchiamo di coinvolgere il più possibile i cittadini e realizziamo insieme ai nostri partner eventi e campagne di comunicazione come per esempio:
cene o pranzi con prodotti recuperati
convegni e seminari
presentazione di pubblicazioni
conferenze stampa

 

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