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Οδός (Odòs) è la parola greca che significa strada, via, cammino ed indica la nostra voglia di andare ed esplorare. Da essa derivano molti termini nella nostra lingua, come ad esempio anodo e catodo, diodo, sinodo, periodo, parodia, metodo e, non a caso, esodo.
Le nostre radici sono in Istria, a Fiume, in Dalmazia e non, ma tutti noi, perfettamente integrati nell'ambiente in cui risiediamo, in Italia o altrove, viviamo nel presente e desideriamo approfondire la conoscenza della storia e delle tradizioni delle nostre terre d'origine e diffonderle senza trascurare l'attenzione agli eventi contemporanei del mondo intero e con lo sguardo rivolto all'avvenire, in particolare dell'Europa.
recensione di Anna Piccioni
Per chi ama il genere noir questo romanzo vi trascinerà nel tempo e nello spazio lasciandovi col fiato sospeso fino alla fine. Ilaria Tuti, giovane e prolifica scrittrice è nata a Gemona dove vive, e i suoi romanzi sono tutti ambientati in questa regione. Si è fatta conoscere in tutto il mondo per la sua bravura di intrecciare la vita dei personaggi con una profonda analisi dei singoli soprattutto della sua “creatura” il commissario Teresa Battaglia, dotata di una grande capacità di vedere al di là delle apparenze.
recensione di Anna Piccioni
La lettura di questo romanzo storico mi ha ancora una volta fatto riflettere quanto il dopoguerra sia stato forse più devastante della guerra stessa. A Bad Arolsen in Assia si trova “International Tracing Service”un vasto archivio in mezzo alla foresta voluto dagli Alleati e poi gestito dalla Repubblica Federale Tedesca, in cui sono custoditi oggetti, fotografie, foglietti di carta qualsiasi “documento”raccolti nei Lager e gli archivisti hanno l'impegno di trovare i destinatari superstiti ed è un'impresa a volte impossibile.
recensione di Anna Piccioni
Una storia per ritrovarsi e ritrovare ricordi del passato.
Dalla lettura di questo romanzo biografico si impara che le nostre esperienze attraverso il ciclo della vita sono poco dissimili da quelle dell'autrice, Annie Ernaux; essere nate nel 1940 o dieci anni dopo,le trasformazioni sono ancora lente; essere originarie di un paese della Normandia, o di una città di provincia in Italia non cambia il racconto. Siamo tutti e tutte figlie e figli di una generazione che ha sofferto la guerra, la fame, ma che poi si riscatta con la rivoluzione sessantottina scoprendo tuttavia che comunque abbiamo innescato un'accelerazione nel mutamento e non sempre si riesce a starci dietro.
da Corfù a Venezia – dalle storie di famiglia alle storie di città
di Patrizia Lucchi Vedaldi da un'idea di Nicoletta Cesca pronipote di Amalia Scordilli
Preciso innanzi tutto che il mio interesse per san Spiridione è dettato da un motivo affettivo. Spiridione era il nome di mio padre. Il suo funerale ebbe luogo nella chiesa di San Nicolò del Lido di Venezia dove un altare è dedicato a san Spiridione. Il caso volle che commemorammo la morte di mamma nella chiesa veneziana di San Biagio dei Marinai che conserva anch'essa un'effige del santo. La grande amicizia con Nicoletta Cesca, pronipote di Amalia Scordilli di Belvedere Coriano nata a Trieste il 18 dicembre 1865, mi ha ulteriormente spronato ad affrontare la divulgazione del culto.
recensione di Anna Piccioni
Normalmente prima leggo il romanzo e poi eventualmente guardo il film; questa volta ho fatto all' in contrario, e devo ammettere che la trasposizione cinematografica ha rispettato il messaggio che Saramago ha voluto dare con “Cecità”: La coscienza morale che tanti dissennati hanno offeso e molti di più rinnegato, esiste ed è esistita sempre, non è un'invenzione dei filosofi del Quaternario, quando l'anima non era ancora un progetto confuso.. Con l'andar del tempo, più le attività di convivenza e gli scambi genetici, abbiamo finito col ficcare la coscienza nel colore del sangue e nel sale delle lacrime, e, come se non bastasse, degli occhi abbiamo fatto una sorta di specchi rivolti all'interno, con il risultato che, spesso, ci mostrano senza riserva ciò che stavamo cercando di negare con la bocca (pag. 25)
Pubblichiamo due bellssime poesie di Nicoletta, la nostra nuova collaboratrice.
D’INVERNO
Bianca luna
Mi guidi
Stasera
di Carmen Palazzolo
Ogni anno il 25 novembre si celebra la giornata internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999. La data è stata scelta per commemorare la vita, l’attivismo e soprattutto il coraggio di 3 sorelle: Patria, Maria Teresa e Minerva Mirabal, soprannominate “mariposas”, ovvero farfalle, che il 25 novembre vennero catturate torturate e uccise dai sicari di Trujillo per aver combattuto per la libertà del loro paese, quando la Repubblica Dominicana, durante gli anni ‘40 e ‘50 del XX , era sotto la sua dittatura.
di Carman Palazzolo
Sabato, 18 novembre, sono andata all’incontro annuale degli esuli da Lussinpiccolo e Lussingrande nell’ottava della ricorrenza di S. Martino, patrono della località maggiore, cioè di Lussinpiccolo che, in contrasto col nome, è la località più estesa e popolosa delle due.
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